Rotta sulla scuola inclusiva in Europa

La transdisciplinarità al servizio dell’ inclusione o come modificare le nostre pratiche al servizio degli studenti con BES (Bisogni Educativi Speciali).

Questo sottomodulo, “La transdisciplinarità al servizio dell’inclusione o come modificare le nostre pratiche al servizio degli alunni con B.E.S.” è diviso in 3 parti (durata totale: 6h 30)

Obiettivi

  1. - Imparare a riconoscere meglio, capire le difficoltà di apprendimento e i metodi di lavoro incontrati da alunni con BES (Bisogni Educativi Speciali);;
  2. - Analizzare vari supporti di pratiche professionali esistenti: video, buone pratiche, schede risorse, fogli pedagogici, informazioni aggiuntive;
  3. - Riflettere sulle pratiche e determinare le modalità di miglioramento da attuare nella vita quotidiana, da soli e / o in un team multidisciplinare (alunni, insegnanti, genitori, educatori...) al fine di aiutare meglio gli studenti;
  4. - Dare prova di riflessività analizzando le pratiche della propria istituzione scolastica e proponendo modi di miglioramento da una prospettiva trasversale e inclusiva.

 

 

L' APPROCCIO TRANSDICIPLINARE

 

 

 La questione dell'inclusione implica necessariamente quella di un approccio specifico nei confronti  degli alunni con diversi tipi di difficoltà che chiameremo Bisogni Educativi Speciali (BES). La transdisciplinarità è l'idea che si possa problematizzare una situazione solo se questa viene affrontata da diverse prospettive. Quindi, prendere in considerazione la situazione del bambino a scuola dal semplice approccio della sua patologia non può fornire sufficienti informazioni sui bisogni educativi speciali di questo alunno. Imparare a problematizzare è soprattutto l'attraversamento della conoscenza dei professionisti per costruire un progetto di apprendimento coerente per lo studente e il suo insegnante. Questo modulo raccoglierà informazioni dal campo medico, familiare, sociale e culturale, ma anche dalle pratiche pedagogiche che l'insegnante utilizzerà per raggiungere i suoi obiettivi.

L'approccio transdisciplinare non è la sovrapposizione delle discipline ma il filo che attraversa e lega le discipline; esso prenderà forma dalle varie osservazioni degli specialisti.

È concepibile che questo approccio richieda un tempo di “attraversamento” delle informazioni, ma anche di riflessione e scrittura di un progetto adattato alle capacità dello studente.

Quindi, l'insegnante da solo non può costruire un progetto che sia transdisciplinare, ci deve essere un luogo di incontro, varie persone che lavorano insieme, professionisti con conoscenza delle difficoltà del bambino.

  Per Edgar Morin "La missione primaria dell'insegnamento è imparare a connettersi", ma anche "allo stesso tempo imparare a problematizzare".

Infatti, "connettersi e problematizzare" vanno di pari passo. Aggiunge Morin:

"Se fossi un insegnante, proverei a collegare le domande che iniziano con l'essere umano, mostrandolo nei suoi aspetti biologici, psicologici, sociali, ecc."

 

 

 

Per Edgar Morin «La missione primaria dell'insegnamento è imparare a connettersi», mais aussi ma anche "allo stesso tempo imparare a problematizzare". 

Infatti, "connettersi e problematizzare" vanno di pari passo. Aggiunge Morin:

"Se fossi un insegnante, proverei a collegare le domande che iniziano con l'essere umano,
mostrandolo nei suoi aspetti biologici, psicologici, sociali, ecc."