Rotta sulla scuola inclusiva in Europa

Lo spirito delle leggi in Europa e l'etica dell'inclusione

Durata totale : 450 minuti (7,5 h) – le pause non sono incluse.

Obiettivi:

• Familiarizzare i partecipanti con i più importanti documenti internazionali sull'educazione inclusiva e i diritti delle persone con disabilità.

• Spiegazione dei cambiamenti storici nella percezione delle persone con disabilità e dei cambiamenti nel diritto internazionale.

• Familiarizzare i partecipanti con i cambiamenti nella definizione di disabilità - dal modello medico al modello biopsicosociale.

• Incoraggiare i partecipanti a riflettere sulle condizioni necessarie per l'introduzione dell'istruzione inclusiva. Spiegazione del concetto di mezzi ragionevoli.

Sommario :

 

La sezione "Lo spirito delle leggi in Europa e l'etica dell'inclusione" del modulo di formazione contiene informazioni sul tronco D del progetto « Cap sur l'école inclusive en Europe ", ossia  la definizione  dei limiti dell'istruzione inclusiva.

La parte presentata del modulo di formazione è progettata per fornire ai partecipanti informazioni sulla legislazione europea e internazionale.

È diviso in quattro lezioni che, oltre a fornire basi teoriche, incoraggiano i partecipanti a pensare in modo indipendente sulle condizioni da assicurare a scuola, in modo che l'educazione inclusiva sia possibile ed efficace.

Il trasferimento di conoscenze implica una formula che coinvolge attivamente i partecipanti (inclusi  dibattito,  lavoro individuale, il lavoro di gruppo).

Nell'ambito  della formazione, i partecipanti prendono parte alle seguenti lezioni

 

 

Introduzione 

 

Da un punto di vista puramente legale, la legge può essere definita come l'espressione del diritto degli uomini. È fortemente influenzata dall'ambiente sociale e culturale e dal retaggio storico del legislatore. Ma la legge è anche un modo di plasmare il futuro per cambiare la società.

Questa definizione della legge, così come la sua funzione, si applica in particolare all'evoluzione della legislazione che regola l'assunzione da parte 

della società delle persone con disabilità.

In effetti, la visione della disabilità è sempre stata influenzata dal contesto sociale, politico e culturale in cui opera.

Nell'antichità, la deformità in tutte le sue forme è percepita come un segno dell'ira degli dei che colpisce individui che si sono comportati in modo indegno della società che li circonda.

Nel Medioevo l'handicap continua ad essere assimilato alla colpa ed alla punizione divina.

l progresso della medicina sta iniziando una lenta evoluzione di questa rappresentazione stigmatizzante. Tuttavia tra il XVI e il XIX secolo le persone disabili sono messe da parte e rinchiuse, quando non sono esposte nei circhi o nelle fiere.

È quindi solo nel ventesimo secolo, sotto l'influenza di ricercatori o pedagoghi sostenuti dalla filosofia umanista, che la visione della disabilità si evolverà profondamente, come dimostra la rappresentazione che viene fatta attraverso le opere di arte, letteratura o cinema.

Le società del ventesimo secolo stanno ora cercando di creare le condizioni per l'uguaglianza tra le persone con disabilità e gli altri. L'etica fa il suo ingresso in modo da comprendere la disabilità.

Questo cambiamento di mentalità ha portato a una profusione di testi legislativi, a volte negli Stati, ma soprattutto nel contesto internazionale, ad esempio con la Convenzione delle Nazioni Unite del 2006.