La sempre maggiore eterogeneità delle classi è la regola : accanto agli alunni disabili certificati, gli insegnanti incontrano sempre più spesso alunni con altre difficoltà. Queste situazioni generano “bisogni educativi speciali” che devono trovare risposta nella scuola.
Per rispondere adeguatamente alle difficoltà e alle diversità è necessaria un’evoluzione della didattica ordinaria. Questa prima parte del corso, partendo dalla definizione di “bisogno educativo speciale”, traccia quelle che sono le caratteristiche di una didattica inclusiva cioè di una didattica che soddisfi i bisogni di tutti.
Non si può fare un’analisi della problematica dell’educazione inclusiva senza prima riflettere su concetti più specifici e sul loro utilizzo nell’approccio teorico e pratico: deficit, incapacità, handicap, bisogni educativi speciali.
Questa scheda si pone come obiettivo di definire i termini/concetti specifici dell’inclusione e il loro utilizzo nel contesto europeo soffermandosi in particolar modo sull’origine e la definizione dei “Bisogni Educativi Speciali”.
Presentazione
Nelle nostre classi sono sempre più gli alunni che per una qualche forma di difficoltà preoccupano gli insegnanti e le famiglie. Accanto un 2-3% di “certificati”, c’è un 15-20% di bambini e ragazzi che presentano “Bisogni Educativi Speciali”: dai disturbi dell’apprendimento, alle più svariate difficoltà psicologiche, comportamentali, relazionali, fino ad arrivare allo svantaggio sociale e alle varie differenze linguistiche e culturali.
Le nuove normative in merito alla gestione scolastica dei Bisogni Educativi Speciali comporta la necessità di approfondire conoscenze, costruire documenti, approfondire strategie didattiche ed educative inclusive, capaci di assicurare il successo formativo di tutti e di ciascuno. E’ necessario che gli insegnanti di oggi siano messi in condizione di acquisire quelle conoscenze pedagogiche e di sviluppare le competenze didattiche necessarie per realizzare apprendimenti efficaci e significativi negli studenti, con dovuta considerazione delle esigenze formative dei soggetti con Bisogni Educativi Speciali (BES) che sono particolarmente complesse e richiedono di conseguenza la messa a punto di un intervento educativo articolato ma fortemente coeso.
Offrendo basi teoriche e spunti operativi, il corso intende proporre un nuovo modello di lettura di queste “difficoltà di funzionamento” basato sull’ICF dell’OMS. Ragionando sul modello concettuale e il linguaggio proposto da questa classificazione, oggi disponibile anche in una versione per bambini e adolescenti, si intende offrire uno strumento concreto per leggere questi bisogni e attivare una strategia inclusiva globale che utilizzi le risorse, speciali e non, presenti a scuola e nei diversi contesti educativi.
Obiettivi
Promuovere l’acquisizione di competenze didattiche ed educative specifiche per poter esercitare un aiuto concreto verso quei bambini e ragazzi che presentano difficoltà scolastiche (con Bisogni Educativi Speciali) dalla scuola dell’Infanzia alla Scuola Secondaria di secondo grado.
Destinatari
Materiali e metodologia