Rotta sulla scuola inclusiva in Europa

Corso n°4: L'accessibilità universale : la "speciale normalità" (9 ore)

Contenuti

Prima parte

Diversità e inclusione a scuola

Cosa possiamo fare per una vera inclusione? Come possiamo includere con successo tutti gli studenti? L'inclusione inizia con una convinzione in ciò che è possibile, non in ciò che è impossibile. La vera "inclusione scolastica" è realizzabile solo se smettiamo di vedere la diversità come un problema e se cerchiamo di rendere "normale" la specialità.

Questa scheda ha quattro obiettivi principali:

- dimostrare come la crescente diversità della popolazione studentesca nelle scuole renda sempre più necessaria la pratica di differenziare l'istruzione in aula;

- spiegare che cosa significa "educazione inclusiva";

- evidenziare che le pratiche inclusive fanno un uso efficace delle risorse di una scuola;

- dimostrare che i supporti comportamentali aiutano a mantenere un ambiente di apprendimento positivo per tutti.

 

 

Seconda parte

Panoramica delle metodologie per l’inclusione.

La didattica inclusiva presuppone la conoscenza da parte del docente di una molteplicità di metodi e di tecniche, che diano la possibilità ad ogni alunno di apprendere nel modo a lui più consono. Possiede l’insegnante queste competenze? Vogliamo dimostrare che la conoscenza e la pratiche delle diverse metodologie può rendere più semplice e più rassicurante l’insegnamento.

 

Le fonti di riferimento sono i testi classici di pedagogia, da Dewey a Vygotskij, da Bruner a Gardner, da Freinet a Morin.

 
 

Terza parte

Metacognizione e stili di insegnamento/ apprendimento.

La scuola delle intelligenze multiple: diversificare per valorizzare.

 

L’importanza di un approccio didattico metacognitivo; riflessione sugli stili di apprendimento e di insegnamento. La scheda n.11 prende spunto dalla riflessione sull’importanza di un approccio didattico metacognitivo. Poiché tale approccio non può prescindere dalla considerazione degli stili cognitivi, si analizzano successivamente le influenze degli stili stessi sui processi di insegnamento/apprendimento. Si propone, infine, una semplificazione e una riduzione delle polarità degli stili di apprendimento (e di insegnamento) a due campi di riferimento fondamentali: uno sistematico-analogico e uno olistico-digitale. La semplificazione mira a gestire con maggiore efficacia le differenti situazioni individuali e a promuovere e sollecitare negli alunni una maggiore flessibilità strategica.

 

La complessità del mondo contemporaneo e i variegati bisogni educativi degli alunni richiedono alla scuola inclusiva l’elaborazione di nuove strategie e modalità di intervento nel segno della personalizzazione delle proposte formative. La scheda n.12 vuole dimostrare che attraverso la teoria delle intelligenze multiple è possibile raggiungere un buon livello di inclusione scolastica grazie alla considerazione delle diverse forme di intelligenza, così come postulate da Gardner e, di conseguenza, i diversi modi di apprendere di ogni studente. Questa teoria consente di rivolgere l’attenzione alle differenze nei processi di apprendimento e di considerare la diversità come risorsa. La teoria delle intelligenze multiple si pone dunque come efficace strumento per riconoscere le potenzialità degli studenti, diversificare l’azione formativa e garantire a ognuno opportunità di successo.

Quarta parte

Tecnologie informatiche e inclusione scolastica:
quale progettazione per una valorizzazione delle differenze?

Questo percorso di ricerca si colloca nell’ambito degli studi sulle applicazioni delle tecnologie informatiche alla didattica, con particolare attenzione per le possibilità che strumenti e linguaggi offrono rispetto agli obiettivi di abbattimento delle barriere di accesso all’apprendimento e valorizzazione delle differenze: l’accessibilità - incondizionata e non esclusiva - di materiali e contesti didattici è il tema centrale di questo lavoro.

Entrando nel campo dell’informatica applicata alla realtà scolastica e formativa, il contatto tra diverse discipline è tanto inevitabile quanto sfidante: qualsiasi lavoro che voglia considerare gli strumenti informatici negli usi possibili e nei significati che veicolano, richiede un approccio interdisciplinare che alle scienze umane e sociali associa le scienze dell’informazione e della comunicazione.

Quinta parte

Prospettive per il futuro: la Flipped Classroom

In questa fiche ci si soffermerà su quella che potrebbe essere una delle soluzioni metodologiche più adatte per affrontare le problematiche didattiche relative ai BES: la Flipped Classroom.

Si vuole ragionare sull’urgenza di creare un contesto-Scuola positivo e accogliente, in cui promuovere il successo scolastico e sociale di ciascun allievo, attraverso scelte progettuali, metodologiche, organizzative e didattiche efficaci.

Ciò risponde in realtà ad una esigenza più complessa dell’opportunità di cambiare “modo di fare scuola” per essere al passo con i tempi e rispondere alle esigenze dei ragazzi.

 

Blocco del modulo /DRE 

Blocco del modulo /E

 

Approfondimento : Equità a scuola con Dario Ianes ( vidéo )

Approfondimento : la cooperazione per rendere la scuola piu inclusiva O. C. C .E partner del progetto Erasmus+

Sviluppi

- Cosa possiamo fare per realizzare una vera inclusione? Come possiamo includere con successo tutti gli studenti?

- In che misura un approccio didattico metacognitivo e una riflessione sugli stili di apprendimento e di insegnamento può aiutare a realizzare l’inclusione scolastica ?

- Quali possono essere le soluzioni metodologiche più adatte per affrontare le problematiche didattiche relative ai BES ?

- Quali supporti comportamentali adottare per creare e mantenere un ambiente di apprendimento positivo per tutti ?

- La teoria delle intelligenze multiple può essere considerato un efficace strumento per riconoscere le potenzialità degli studenti, diversificare l’azione formativa e garantire a ognuno opportunità di successo ?

- Quali strumenti e quali strategie per abbattere le barriere di accesso all’apprendimento e valorizzare le differenze ?

- Come rendere accessibili a tutti materiali e contesti didattici ?

- Tecnologie informatiche e inclusione scolastica: quale progettazione per una valorizzazione delle differenze?

Descrizione del corso/processo di apprendimento

 

Presentazione

Nel mezzo della transizione epocale che tutti noi stiamo vivendo, è più che mai necessaria la figura dell’insegnante-social, un insegnante dalla mente 2.0: un comunicatore e facilitatore, pronto ad informarsi e aggiornarsi tramite la Rete, in grado di produrre contenuti digitali e disposto a condividerli con i colleghi, capace di trasformare la tecnologia e Internet da strumenti quali sono a veri ambienti di apprendimento. Un educatore che sappia trovare nuove strategie d’insegnamento e provare nuove metodologie.

Del resto, lo sviluppo di una tecnologia alla portata di tutti, anche di chi possiede competenze informatiche di base, unita alla diffusione della Rete e a quello spirito di condivisione che ne ha sempre caratterizzato la filosofia di base, spingendo gli utenti a diventare editori di contenuti digitali, hanno permesso il proliferare di software intuitivi e di facile utilizzo, così come la nascita di risorse educative gratuite e libere, prodotte e condivise da insegnanti di tutto il mondo. Questo scenario, insieme agli studi scientifici di numerosi pedagogisti (dall’Attivismo di Freinet e Dewey alle esperienze di Inquiry learning di Rutherford, fino ai principi del Costruttivismo sociale di Jonassen e del Connettivismo di Siemens), hanno facilitato la nascita di nuove metodologie di insegnamento, come quella della “classe rovesciata”, in cui lo studente si confronta a casa con i contenuti di studio – da sempre trasmessi frontalmente a scuola – seguendo i propri ritmi di apprendimento e le proprie esigenze, e poi una volta tornato in classe, sotto la guida del docente svolge attività laboratoriali basate su un apprendimento per scoperta, per ricerca, con cui diventa editore di contenuti di studio e vero protagonista del proprio sapere.

 

 

 

Obiettivi

Il corso pone l’accento sulla comunicazione e sulle strategie di apprendimento per supportare il difficile compito dell’insegnare ad imparare, anche in ambito privato.

Il corso propone la presentazione di una serie di strumenti, didattici ed informatici, accompagnati da strategie metacognitive indispensabili per avviare e supportare il percorso di crescita verso l’autonomia nello studio degli alunni con BES.

Le attività saranno contestualmente mirate alla riflessione sui diversi stili d’insegnamento e su come una buona didattica inclusiva possa essere utile non solo all’alunno con DSA ma all’intera classe. 

 

 

Destinatari

Insegnanti di ogni ordine, grado e disciplina, educatori, assistenti sociali, psicologi e altre figure professionali che che nel loro lavoro entrano quotidianamente in contatto con bambini/ragazzi con Bisogni Educativi Speciali e desiderano un aggiornamento o una formazione più specifica;

Genitori di ragazzi con BES che vogliono acquisire strumenti utili per aiutare concretamente i propri figli nell’apprendimento.

 

Materiali e metodologia

Materiali:

Dispense di studio, materiali di approfondimento, esempi di buone prassi, video esplicativi, link a risorse.

Metodologia didattica:

Discussione tramite forum per confrontarsi sulle tematiche affrontate nei moduli, rispondere a eventuali dubbi e richieste di chiarimento, condividere esperienze e casi presentati dai singoli corsisti.

 

 

 

 

 

 

 

lezione